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La Figura Dell’estetista: Una Professione In Continua Evoluzione

“Io ed il mio senso estetico siamo una cosa sola.”
(Zach Snyder)

Nella prassi comune, inutile negarlo, il ruolo dell’estetista è sempre stato volgarmente accomunato a quello di un semplice “artigiano”. Troppo spesso, ed in maniera riduttiva ed alquanto superficiale, l’associazione di idee si riduce quasi sempre ad un ragionamento elementare: estetista=strappatrice/strappatore di peluria oppure estetista=non ho voglia di studiare al Liceo o all’Università, quindi mi diletto in questo lavoro. Cambiando, poi, l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Almeno cosi ci dice la proprietà commutativa della matematica.


La realtà dei fatti è, fortunatamente, ben altra cosa: grazie alla millenaria evoluzione della specie, la quale ci ha permesso sia di porci in posizione eretta e sia di comunicare con i nostri simili attraverso parole ben strutturate, accantonando mugugni o colpi di tosse modulati, abbiamo messo da parte l’aspetto da “trogloditi della peggior specie” lasciando spazio a quello di “umani pensanti e consapevoli”.

Analizzando la questione con oggettività e mente aperta, ogni tanto e quando lo si fa, ci si rende effettivamente conto che un’estetista non si limita al solo strappare peli, massaggiare corpi, limare o “dipingere” distrattamente le unghie. Il suo ruolo assume quasi la funzione di confidente empatico, capace di entrare, con discrezione, nella vera e propria intimità delle persone: insomma quella parte più segreta, quella zona nascosta e recondita dove nessuno può entrare poi così liberamente, senza previa approvazione.

È la grande sensibilità del ruolo che occupano, alle volte bistrattato senza delle valide ragioni, che permette loro di fare ciò che fanno, di captare i desideri dei clienti, permettendo di capire e tirare fuori il meglio da essi: una figura unica e sensibile, capace, con disarmante naturalezza e libera da forzature, di entrare a piccoli passi all’interno di una sfera personale e spirituale (senza danneggiarla però) riuscendo a lavorare e nella sua parte esteriore del corpo e, allo stesso tempo, nella sua profondità. Questo impegno permetterà alle persone di raggiungere una consapevolezza di sé mai avuta prima, un’accettazione ed un ottimismo inesistente fino a quel preciso momento.

Entrando nello specifico della figura professionale in questione, l’estetista è stata vista, per anni ed anni, con estrema diffidenza soprattutto per la mancanza di una regolamentazione che ne stabilisse le competenze specifiche: infatti, prima del 1979, le Scuole di formazione professionale a riguardo non avevano un riconoscimento effettivo e le materie insegnate erano pressochè insufficienti al fine di una preparazione di personale qualificato ed adeguato.
Con l’istituzione, finalmente, delle prime Scuole autorizzate dalle Regioni, il percorso formativo si è notevolmente allungato ed il 4 gennaio del 1990 la professione è stata regolamentata da una Legge nazionale che ne ha definito ruolo e competenze: i corsi, in Sardegna, sono biennali e divisi in due anni di 1800 ore teorico/pratiche, più un terzo anno di specializzazione di 600 ore. Al termine del biennio un esame permette l’accesso allo svolgimento della professione in forma subordinata. Al termine del terzo anno, poi, si può sostenere l’esame per l’abilitazione all’esercizio in proprio.

Al di là dell’aspetto puramente burocratico e formativo, l’estetista ha il compito di curare la bellezza delle persone, prestando la propria conoscenza per correggere, prevenire o comunque modificare inestetismi fisici palesi del corpo e restituendo al singolo individuo, insieme ad un aspetto agognato e desiderato, anche il rispetto e la fiducia in se stesso, ponendolo nella condizione eccezionale di “piacersi” guardandosi davanti allo specchio, senza avere più paura di ciò che questo riflette.
L’estetista opera in modo altamente qualificato, lavorando sul corpo e sulla psicologia della persona, intervenendo in modo salutare e gratificante, offrendo quell’immagine di sé che va perdendosi, spessissimo, nei meandri della routine quotidiana. A maggior ragione quando non si convive bene con se stessi.

“Il curatore estetico”, chiamiamolo simpaticamente così, esamina la pelle dei clienti ed insieme decidono quale trattamento migliore e più giusto sia da adottare e quali prodotti sono necessari da applicare. Può svolgere il suo lavoro con tecniche manuali (massaggi, bagni con essenze, fanghi ed alghe), con l’utilizzo di strumentari (abbronzatura, contrasto della cellulite) o tramite l’applicazione di prodotti cosmetici, ma non è abilitato a svolgere prestazioni di tipo medicale od a scopo terapeutico.
L’estetista si occupa di pulizia della pelle (viso/corpo), make-up, varie tecniche di depilazione (dalla ceretta all’uso del laser con efficacia permanente), manicure e ricostruzione delle unghie, pedicure ed eliminazione delle callosità. Deve inoltre possedere buone conoscenze di anatomia, dermatologia, igiene e cosmetologia. Non da ultimo, il requisito “etico” ed il rispetto dell’elemento “umano” sono alla base della sua professionalità.

L’attività può essere svolta anche insieme a quella di acconciatore, a patto che si sia in possesso dei requisiti professionali richiesti per lo svolgimento di entrambe le professioni. Può lavorare anche presso reparti di cosmetica nei grandi centri commerciali, in centri benessere, cliniche specializzate o saloni di bellezza.

Lo scopo finale dell’estetista, dopo avere maturato la fondamentale esperienza, è naturalmente quello di intraprendere un’attività autonoma: un’attività che dovrà creare delle fondamenta solide ed il cui obiettivo principale non sarà solo il mero aspetto di guadagno economico ma sempre, e comunque, l’interesse genuino per il benessere della gente che si affida totalmente alle sue cure. In questo modo il cliente, oltre ad essere “coccolato e fidelizzato”, si sentirà come a casa propria, avendo costruito un rapporto che va al di là dell’aspetto prettamente estetico, migliorando così la qualità della sua vita.

Futuri professionisti del settore ricordate solo questo: estetisti si diventa, non ci si improvvisa! Quindi investite nel vostro futuro ed ogni sforzo verrà alla fine ripagato.

Parola d’onore.

La Total Fashion Academy La Scuola per il Tuo Futuro, con sede a Cagliari, Scuola professionale e di formazione, leader del settore ed accreditata dalla Regione Autonoma della Sardegna, organizza corsi di formazione per estetista.

Per informazioni o per qualsiasi altro tipo di chiarimento potete rivolgervi a:
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