“Per favore, non mi chiedere dei capelli eh? Non so perché li porto così. Ma non li taglio: sono più famosi di me!”.
(Marco Simoncelli)
Il Barber, per gli amici il vecchio e caro “barbiere della porta accanto”, si porta dietro, da sempre, una sorta di alone di mistero: è colui capace di usare con estrema maestria lucenti lame affilate, radere la pelle, dilettarsi in tagli con una danza armonica e seducente: fa apparire il tutto estremamente piacevole e facile.
Un personaggio che ha davvero un qualcosa di mistico, magico e che tutti, volente o nolente, riusciamo giocoforza a percepire, anche semplicemente passando davanti ad una vetrina di un Suo salone. Andare alla ricerca di cosa nasconda questo fantastico ed interessante protagonista, incapace di non affascinare noi comuni mortali, è difficile se non impossibile. Proprio per questo motivo gli attribuiamo il meritatissimo titolo di “Indiscusso Maestro dalle mani miracolose dei bulbi piliferi maschili”.
Od almeno, si incarica la sottoscritta di conferigli una tale onorificenza.
La verità è che, in un tempo neanche troppo lontano, senza rifletterci tanto viene da pensare ai nostri padri o forse ai nonni, l’uomo desideroso di apparire ordinato ed impeccabile in ogni occasione, non permetteva a nessuno (nemmeno alla propria moglie petulante, insomma) di far trascorrere più di un paio di settimane fra una visita al barbiere e l’altra: ed anche se decisamente più raro ai tempi d’oggi, dove i canoni e le regole dell’estetica sono cambiati, questo “sacro” attimo di cura di sé rimane sempre un piacere speciale. Una situazione inattaccabile.
Nell’esatto momento in cui si mette piede all’interno di un barber shop, si percepisce subito il familiare arredamento da “parrucchiere” vintage, che spinge inevitabilmente a rilassarsi e farsi coccolare, abbandonando, anche se per un breve istante, la noiosa e stressante routine quotidiana.
I rumori scandiscono l’attività della giornata: gli strumenti da lavoro del barbiere parlano sì di un tempo oramai andato, ma anche di pratiche rassicuranti e distensive; chiacchierando sottovoce, magari, degli ultimi pettegolezzi del quartiere, raccontando di barzellette più o meno sconce o di amori irrealizzabili oppure dell’ultima partita persa dalla squadra del cuore, il barber contemporaneamente compie una serie di riti prodigiosi, avvolgendo, ad esempio, il viso del maschio stanco seduto sulla poltrona in pelle retrò che profuma di “vissuto”, con un panno caldo; e fra lo strepitio del rasoio che viene attentamente affilato, la fragranza pungente di schiuma e le oleose lozioni dopobarba, l’uomo si abbandona totalmente ad un mondo ancora tanto affascinante e, recentemente, ritornato in auge con prepotenza.
Il mestiere del barbiere, uno dei più antichi del mondo, si evolve adattandosi alle richieste ed esigenze del maschio ultra moderno, unendo la figura tradizionalmente conosciuta con quella dell’hair stylist per proporre un nuovo concept di prendersi cura di barba e capelli.
Perché, se per i capelli è cosa nota ai più, anche di barbe ne esistono moltissime, centinaia di forme, lunghezze e varianti, ognuna in grado di adattarsi alla forma del viso: quadrato, triangolare, allungato o rotondo oppure ispirate a mode del passato ed a star che hanno fatto tendenza.
La cura della barba, diciamocela tutta, va aldilà del semplice utilizzo di sapone e lametta. E questa è un’opinione tristemente diffusa tra le persone.
In realtà esistono diverse tecniche a riguardo: si va dal Full Beard Reshaping, che consiste nella modellazione della barba mediante macchinetta e forbici e successivo utilizzo di un panno caldo (impiegato per idratare la pelle), il tutto per una durata complessiva di 30 minuti, al Classic Shave, nonché lo stile italiano avente la stessa durata del precedente procedimento consistente nella classica rasatura rasoio e successivo impiego del panno caldo. Il Bullfrog Shave, invece, è il tradizionale sistema di rasatura nord americano, anch’esso accompagnato dal panno caldo. Questo trattamento ha però la durata di 60 giri di lancette.
E si potrebbe dire, con una certa dose di sicurezza, che l’atto della rasatura viene visto come un rituale paragonabile al massaggio per le donne.
La domanda, a questo punto, nasce più che spontanea: ma cosa fa un attuale barbiere di diverso rispetto ad uno di vent’anni fa? La differenza è una ed è sostanziale: infatti, un tempo, si limitava al taglio dei capelli, spesso anche non lavando la chioma ma limitandosi ad una banale “spruzzata” di acqua con lo spruzzino, ed al taglio della barba; oggi, invece, ci si reca dal parrucchiere per avere un trattamento completo di lavaggio, taglio e di messa in piega a seconda delle specifiche esigenze e necessità, ma anche per ricevere una vera consulenza d’immagine.
Ragion per cui, allo scopo di venire incontro alla voglia di cambiare, i barber shop sono diventati dei veri e propri saloni di bellezza, dove barba e capelli rappresentano arte pura, creatività ed ingegno.
Perchè la barba è un’arte, non solo una moda.
Non dimenticatelo mai.
La Total Fashion Academy La Scuola per il Tuo Futuro, con sede a Cagliari, Scuola professionale e di formazione, leader del settore ed accreditata dalla Regione Autonoma della Sardegna, organizza corsi di formazione base ed avanzati relativi sia al servizio di rasatura con rasoio a mano libera e trattamenti a panno caldo che al taglio classico maschile (effettuato sia a forbice che a rasoio).
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